La cosiddetta LEO, "l'orbita bassa terrestre", è quella zona di spazio
che si trova tra 200 e 2000km dalla superficie del pianeta.
Questa zona è di particolare interesse per le aziende ed enti che spediscono
satelliti in orbita, per motivi che variano dalla qualità e la quantità dei
dati che possono essere ricevuti e spediti a queste altitudini.
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Al contrario di quello che si potrebbe pensare, i satelliti che si trovano
in questa zona sono per lo più commerciali e destinati all'utilizzo
del grande pubblico. gli impieghi principali riguardano le telecomunicazioni,
la raccolta di immagini, il rilevamento dei navigatori, la space science e le
sperimentazioni di nuove tecnologie.
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L'eccessivo sfruttamento di questa regione dello spazio ha generato l'accumulo
di una gigantesca quantità di detriti, detta space debris, che sta letteralmente
circondando la terra. I satelliti guasti e i frammenti che lasciano dietro di loro
possono rimanere in orbita per un periodo che può variare tra i 150 e i 1000 anni.
Nel 2002 è stato avvistato uno stadio del SATURN V, ancora in orbita dalla missione
APOLLO 12 che risale al 1969.
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Quantità percentuali dei satelliti attivi in orbita, classificati in base al tipo di lavoro
che svolgono, agli enti che li sfruttano e alla loro nazionalità.
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Dai dati emerge che la maggior parte dei satelliti che vengono lanciati in orbita bassa sono ad uso commerciale
e pubblico; La tendenza a creare un ambiente inospitale per il ciclo di vita di queste macchine comprometterebbero
per lo più tutte quelle tecnologie che sono a disposizione di tutti, e non soltanto quelle ad uso esclusivo di enti
governativi e scientifici.
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L'enorme concentrazione di space debris nelle zone di maggior
densità di oggetti attivi rappresenta un enorme pericolo
per la salute delle comunicazioni, i segnali televisivi
e di internet.
Ogni singolo oggetto in orbita viaggia ad una velocità che può
variare dai 18.000 ai 36.000 km/h: persino un frammento delle
dimensioni di una vite ha la potenza di impatto necessaria per abbattere
un satellite funzionante.
Il debris è per lo più prodotto dall'attività dell'uomo in orbita,
ed è composto per lo più da oggetti di piccole dimensioni, detti anche micrometeoroidi, come componenti
meccanici, elettronici e residui dei combustibili, ma anche da intere
carcasse di satelliti guasti, che lasciano costantemente dietro di
sè ulteriori frammenti che aumentano la quantità di debris in orbita bassa.
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Tipi di oggetti che compongono il debris: classificati in base alle loro dimensioni in cm e alle loro quantità attorno all'orbita terrestre. Anche se più del 99% dei detriti presenti in orbita sono minuscoli al punto che è molto difficile individuarli, essi generano un'energia d'impatto enorme. [4]
Alcune agenzie spaziali riconoscono la gravità dei rischi legati allo space junk e sono all'opera per trovare una soluzione. Alcuni di questi metodi pratici sono stati sperimentati in orbita con successo:
Questi sistemi potrebbero rivelarsi molto utili nel momento in cui si prevede con un certo anticipo la collisione di un detrito di grandi dimensioni con un satellite o la stazione spaziale internazionale. Tuttavià oggetti di questo tipo rappresentano meno dello 0,01% degli oggetti che si trovano in orbita: il restante 99,99% non solo è altrettanto pericoloso per la salute delle nostre comunicazioni, ma è anche invisibile per la tecnologia che abbiamo a disposizione, cosa che rende il problema molto lontano da una soluzione.